Promulgato dal Decreto Legge 248 del 31 dicembre 2007s
Sono rientrate tra i beneficiari del 5 per mille 2008 le associazioni sportive dilettantistiche, escluse finora, e
sulle quali era stato presentato un emendamento alla Finanziaria, poi bocciato.
Il Decreto Legge 248 del 31 dicembre 2007, infatti, ha disposto
la possibilità anche per il 2008 di devolvere il 5 per mille a favore delle associazioni sportive dilettantistiche in possesso del
riconoscimento ai fini sportivi rilasciato dal CONI.
Ecco cosa prevede l'articolo 45 del Decreto Legge 248 del 31 dicembre 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 302 del
31 dicembre 2007:
Il provvedimento, particolarmente atteso dall’associazionismo sportivo, consentirà ai contribuenti di poter destinare il 5 per mille della propria dichiarazione dei redditi anche a favore delle associazioni sportive dilettantistiche riconosciute dal CONI.
Ma il 2008 si apre con l’approvazione di altri importanti provvedimenti in favore del mondo dello sport:
- Finanziaria 2008
Accanto alla conferma del contributo di 450 milioni di euro a favore del CONI, delle detrazioni per la pratica sportiva dei ragazzi di età compresa tra i 5 ed i 18 anni e dello stanziamento per il Credito Sportivo, la Finanziaria 2008 contiene, infatti, innovazioni rilevanti a partire dall’istituzione del Fondo per lo Sport di cittadinanza. - Fondo per lo Sport di cittadinanza
Il Fondo, a cui è stato assegnato un finanziamento di 20 milioni di euro per il 2008, 35 milioni di euro per il 2009 e 40 milioni di euro per il 2010, vuole essere lo strumento per procedere al percorso di riconoscimento del valore sociale della pratica sportiva. Il Fondo, alla cui programmazione concorreranno le Regioni andrà, infatti, a finanziare tutte quelle iniziative che mirano a proporre lo sport come diritto di cittadinanza ovvero la pratica sportiva per tutte e tutti. In questo senso il Pogas ha già avviato un percorso di collaborazione con le Regioni per individuare le forme più avanzate della collaborazione nella definizione di un quadro articolato di iniziative. - Comitato paralimpico italiano
La Finanziaria 2008 ha, inoltre, incrementato di 2 milioni di euro per il 2008 e di 1 milione per il biennio 2009-2010 lo stanziamento a favore del Comitato paralimpico italiano che passa così dai 500 mila euro previsti dall’ultima Finanziaria del precedente Governo agli attuali 5 milioni di euro. - Sostegno agli eventi sportivi di rilevanza internazionale
Per ciò che concerne l’organizzazione di eventi sportivi di rilevanza internazionale ospitati in Italia, la Finanziaria ha incrementato di 0,4 milioni di euro, da erogare in 14 anni, gli stanziamenti per i Campionati mondiali di nuoto di Roma del 2009. Le risorse per i Giochi del Mediterraneo di Pescara del 2009 sono state aumentate di 0,4 milioni per il 2008, e di 0,7 milioni per i prossimi 14 anni. Inoltre, in previsione dell’assegnazione dei campionati mondiali di ciclismo 2012 – con Treviso come candidatura italiana - sono stati impegnati due milioni di euro per 15 anni. - Fondo per gli eventi sportivi di rilevanza internazionale
La Finanziaria stanzia per il 2008 13 milioni di euro a favore del Fondo per gli eventi sportivi di rilevanza internazionale (una quota di tali risorse andrà a sostenere i mondiali di Pallavolo del 2010). L’istituzione di questo Fondo, avvenuto con la precedente Finanziaria, mira a razionalizzare l’erogazione di contributi che lo Stato concede ai grandi eventi sportivi la cui realizzazione è prevista sul territorio italiano. Il Fondo si pone l’obiettivo di diventare uno strumento di programmazione unitario in grado di dare certezza sui contribuiti e sulla realizzazione delle manifestazioni stesse. Nel corso del mese di Gennaio del 2008 sarà pubblicata la graduatoria del primo bando del Fondo per gli eventi sportivi di rilevanza internazionale relativo ai fondi stanziati nel 2007. - L’impiantistica sportiva
Sempre in tema di risorse, nel decreto collegato alla Finanziaria, si segnala lo stanziamento di 20 milioni di euro a favore dell’Istituto del Credito Sportivo. Tali risorse sono destinate al processo di trasformazione del sistema dell’impiantistica per lo sport professionistico, previsto dal Piano straordinario, la cui adozione è contemplata dalla legge del 2007 sulla delicata materia della violenza nelle manifestazioni sportive. Alla predisposizione del Piano sta lavorando un Gruppo di lavoro ad hoc coordinato dall’avv. Luca Pancalli, presidente del Comitato Paralimpico italiano, a cui partecipano i Ministeri competenti, i rappresentanti delle istituzioni sportive e gli enti locali. Trasformare, modernizzare, privatizzare, anche solo nella gestione, gli stadi italiani, è necessario per garantirne la sicurezza, rendendoli, così, poli di aggregazione, accoglienti e utilizzabili durante tutto l’anno. Realizzare questo obiettivo è anch’esso un modo concreto per isolare i violenti e la violenza. - La Sportass
Sempre nel decreto collegato alla legge Finanziaria, è stata disciplinata la soppressione della Sportass, ente pubblico di gestione della previdenza e del sistema infortunistico dello sport italiano dilettantistico. L’iniziativa congiunta dei Ministeri delle Attività sportive, dell’Economia e del Lavoro si è resa necessaria a causa di una situazione debitoria ormai da tempo fuori controllo. Obiettivo del provvedimento quello di restituire certezza e futuro previdenziali agli iscritti alla Cassa di Previdenza. L’INPS gestirà, infatti, tutti i rapporti pendenti, attivi e passivi, relativi al ramo previdenziale, incluso il Fondo dei medagliati olimpici, mentre l’INAIL si occuperà di quelli relativi al ramo assicurativo. - I diritti audiovisivi sportivi
Nel mese di dicembre 2007, si è concluso il percorso legislativo della Legge delega sui diritti audiovisivi sportivi. Con l’approvazione del decreto attuativo si pongono, infatti, le basi per una diversa gestione dei diritti audiovisivi che in Italia sono la principale fonte di finanziamento per le società sportive professionistiche, calcistiche in particolare. Tra gli obiettivi principali della riforma c’e’ la valorizzazione complessiva del prodotto calcio, attraverso la negoziazione collettiva dei diritti. Al medesimo tempo, la delega punta a disegnare un nuovo equilibrio economico nel calcio italiano che si tradurrà in incremento dell’equilibrio economico-finanziario e di conseguenza sportivo tra le squadre che partecipano alla serie A. La norma, inoltre, costruisce un diverso meccanismo di mutualità interna al sistema calcio disegnato in maniera tale da beneficiare le categorie inferiori ed i settori giovanili.